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Strutture

Parabolica o proboscide

Sistema di placche che si ergono dal lato destro(viso al fondovalle) dell’avert di soè.

I due nomi, “proboscide” e ” parabolica” sono nati in modo autonomo e inconsapevole. Il primo è stato dato dal gruppo “cogliati-noè” che nei primi anni 90′ notò e fotografò la struttura schedandola con il nome di “proboscide”, il nome “parabolica” venne invece dato in un secondo momento(primi anni 2000) dai cugini Capelli.

Entrambi i nomi richiamano una caratteristica evidente della struttura, cioè quella di aumentare via via la sua inclinazione, da placche appoggiate a muri più verticali.

La roccia è mutevole, come in tutta la val soè. Nella sezione basale è caratterizzata da un granito fine, puro e chiarissimo mentre dalla sua metà in poi cambia radicalmente lasciando spazio ad una roccia estremamente metamorfizzata più scura con richiami al giallo e al rosso vivo.

L’ambiente è selvaggio e alpino.

Su di essa è stato tracciato un solo itinerario che risale un pilastrino accennato che raggiunge la cengia mediana che delimita il cambio roccioso. Interessante la futura prosecuzione fino alla sommità della struttura e la salita, con linea più diretta rispetto alla via esistente, delle placche compatte basali.

Itinerari presenti:

Avvicinamento:

Da Bodengo entrare in “val soè” lungo il sentiero di fondovalle. Raggiunta la testata finale  del fondovalle portarsi sulla destra(viso a monte) e per tracce oltrepassare la fascia rocciosa, percorso non sempre intuitivo. Usciti sull’avert sommitale proseguire a vista in direzione dell’evidente parete che delimita i prati sul lato destro.

Testo a cura di Emanuele Capelli