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Memorie di una ghirba

Relazione della via all’apertura.

Itinerario alpinistico che sale uno spigolo accennato al centro della parete N/E pel pizzo Cavregasco e ne raggiunge la sommità, alta val Soè. Vista eccezionale dalla vetta!

La via è stata salita nel mese di agosto del 2011 da Emanuele, Alessandro Capelli e Nicola Castelnuovo.

Il nome della via deriva dalla presenza indissolubile e costante di una ghirba(sacca plastica per contenere liquidi) protetta e accudita dal proprietario Nicola Castelnuovo.

L’itinerario è stato aperto usando protezioni veloci e chiodi tradizionali, è stato lasciato in loco solo uno spit 8mm piantato a mano per sosta e uno di progressione. La roccia è un granito compatto molto lavorato e eroso dagli elementi, disturbato dalla vegetazione solo nei tratti più appoggiati.

Primi salitoriEmanuele, Alessandro Capelli e Nicola Castelnvuovo il 28/08/11
EsposizioneNord Est
Sviluppo300m (6L)
Lasciati1 chiodo e 1 spit di progressione + 6 spit di sosta
ConsigliatoMezze corde 60m, rinvii, serie di friend, micro compresi. Eventualmente qualche chiodo.
DifficoltàV+

Attacco:  La via attacca alla base di uno spigolo accennato al centro della parete, appena a destra di un grosso canale. Chiodo con cordino visibile da terra(2011).

Descrizione itinerario

L1: salire lo spigolo su roccia molto lavorata, chiodo con cordino alla partenza, sosta su comoda cengia.   IV

L2: continuare a salire lo spigolo obliquando leggermente verso sinistra , scavalcarlo a destra e percorrere qualche metro su placca fessurata fino alla sosta su piccolo terrazzino.  IV+  

 L3: salire a sinistra dello spigolo verso il canale sfruttando una specie di rampa fino ad uno spit(l’unico sui tiri) da qui traversare a destra su lama rovescia, poi più facile fino alla sosta(attenzione agli atriti)   V+/VI  pochi passi

L4: facili placchette appigliate(percorso non obbligato)   III

L5: placche fessurate(percorso non obbligato),  IV o qualcosa di più a seconda del percorso

 L6: Salire abbastanza verticalmente verso una corta lama rovescia poi su bella roccia proseguire in una specie di rampa obliqua verso destra per 30m poi la placca diviene più appoggiata fino alla sommità  V+

Discesa: In doppia dalla via di salita.

Testo a cura di Emanuele Capelli